La Storia

La storia di un borgo diventato albergo

Situata a 1.637 metri di altitudine, Elva è un borgo montano dal grande fascino. Le strette vie che si snodano silenziose tra le montagne, i vasti panorami sulla Val Maira e la sensazione di profonda connessione con la natura rendono Elva un rifugio meraviglioso.

Nonostante le sue bellezze naturalistiche, la storia e il suo enorme potenziale, fino a trent’anni fa Elva appariva come un luogo completamente abbandonato. La Borgata Isaia, in particolare, un tempo dimora di contadini e allevatori, era completamente abbandonata. L’aspetto trascurato della borgata, però, non ha scoraggiato Dario e Maura, che quando sono arrivati a Elva nel 1994 avevano già in mente un ambizioso progetto. 

Tutto è partito dal desiderio di creare una seconda casa in cui trascorrere le vacanze, ma la loro ambizione è cresciuta rapidamente, portandoli a dar vita a un albergo diffuso che ha trasformato radicalmente il borgo.

“Per 30 anni Elva è stata la casa in cui abbiamo creato innumerevoli ricordi con i nostri amici più cari. Oggi, questa stessa casa è aperta a tutti.” 

La decisione di creare un albergo diffuso è stata anche motivata dal suo impatto ambientale positivo: queste strutture ricettive sono discrete e non richiedono nuove costruzioni perché valorizzano edifici esistenti, spesso abbandonati. Ed è proprio in quest’ottica che Dario e Maura hanno portato avanti la lenta e complessa opera di ristrutturazione durata oltre 30 anni. Le vecchie pietre sono state accuratamente lavate e riutilizzate per la ricostruzione di ciascuna casa, salvaguardando le architetture originali e preservando così l’autenticità storica del luogo. 

“Un albergo diffuso non è immediatamente riconoscibile: si mimetizza perfettamente con l’architettura locale, riportando in vita borghi dimenticati, le loro tradizioni e l’ospitalità nelle case.”

Durante la ricostruzione della borgata, particolare attenzione è stata rivolta anche alla sostenibilità ambientale. Ogni casa è stata costruita con materiali riciclabili, quali legno e acciaio, e dotata di pannelli solari di ultima generazione capaci di fornire acqua calda e riscaldamento per dieci mesi all’anno. L’isolamento termico, portato ai massimi livelli, garantisce abitazioni a basso consumo energetico, facili da gestire e confortevoli per gli ospiti sia in estate che in inverno. Le fonti energetiche alternative sono state sfruttate al massimo con l’installazione di una batteria di pannelli fotovoltaici, che producono oltre 20 KW di corrente, abbinati a batterie in grado di accumulare energia utilizzabile nei momenti di maggior richiesta.

Grazie al progetto di Dario e Maura, la Borgata Isaia è rinata, diventando un albergo diffuso che accoglie chiunque desideri trascorrere una vacanza rigenerativa a contatto con la natura.

La Caso d'Elva